Smart Citizen Wallet, FOIA al Comune di Bologna

Il 31 marzo abbiamo appreso, tramite alcuni articoli di giornale, come quello del “Corriere di Bologna”, che l’amministrazione della città di Bologna intende implementare un sistema denominato “Smart Citizen Wallet”, che permetterà di valutare il comportamento delle persone e assegnare punteggi e riconoscimenti ai cittadini “virtuosi”.

L’assegnazione di bonus ai cittadini, trattando informazioni raccolte in più ambiti rispetto a quelli in cui l’incentivo viene effettivamente rilasciato, ha numerose implicazioni sotto il profilo giuridico, etico e sociale.

Queste pratiche, se mal sviluppate o utilizzate, possono portare anche a gravi limitazioni e violazioni di diritti e le libertà dei cittadini, nonché a pratiche discriminatorie, perseguite anche tramite mezzi tecnologici, come sistemi di “credito sociale” (o social scoring). 

La pericolosità di questo modello è stata sottolineata anche dall’Unione Europea, la quale, nella recente proposta di Regolamento sull’Intelligenza Artificiale (AI Act), ha preso in considerazione queste tematiche. A seconda della struttura e algoritmi che verranno adottati in futuro, questi sistemi di valutazione degli individui potrebbero rientrare anche tra quelli ad alto rischio previsti proprio dalla proposta di Regolamento.

La nostra preoccupazione è accresciuta dal fatto che sistemi simili sono stati già introdotti anche in altre città italiane; in primis a Roma, dove lo Smart Citizen Wallet risulta già in fase di sperimentazione.


Per quessti motivo abbiamo inviato una richiesta di accesso civico generalizzato (FOIA) ai sensi dell’art. 5 comma 2 del d.lgs. 33/2013, allo scopo di conoscere:

  • le modalità e le caratteristiche dell’eventuale trattamento di dati personali
  • le modalità dell’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale o automatizzati
  • i nomi dei fornitori e delle terze parti coinvolte nella realizzazione del progetto

Siamo fiduciosi in una tempestiva e completa collaborazione da parte della pubblica amministrazione di Bologna, nonché desiderosi di aprire un dibattito pubblico sull’utilizzo di queste nuove tecnologie nel contesto delle nostre città.