Novembre 24, 2021
Privacy Network lancia il primo progetto italiano per mappare i processi automatizzati delle PA e difendere i cittadini da abusi e rischi.
Anche l’Italia si dota di un osservatorio per tracciare e osservare gli algoritmi che la pubblica amministrazione impiega per automatizzare le decisioni relative a settori come il lavoro, la finanza, la sanità, la scuola, la sicurezza.
L’Osservatorio vuole essere uno strumento di libertà e democrazia nelle mani della collettività: cittadini, ricerca e amministrazioni comprese. Dopo i casi di Helsinki, Nantes, Amsterdam, Antibes e Lione anche i cittadini italiani per la prima volta possono finalmente tenere traccia degli algoritmi utilizzati dalla pubblica amministrazione o dei processi automatizzati a cui molte persone sono sottoposte sul territorio italiano tramite un osservatorio pubblico.
La differenza sostanziale con i registri delle altre città europee è il fatto che questa iniziativa sia portata avanti da
un’organizzazione della società civile, Privacy Network. Di conseguenza, possiamo dire che in Italia, grazie a questo strumento, la raccolta e la valutazione degli algoritmi utilizzati dalla PA sarà indipendente, garantendo un alto grado di trasparenza.
La PA negli ultimi tempi ha investito molto nella digitalizzazione, anche grazie alla spinta del PNRR. Tecnologia e digitale sono uno strumento utile se usato con responsabilità e attenzione.
Mancanza di trasparenza e discriminazione sono solo due esempi di come l’uso sconsiderato di algoritmi definiti intelligenti stanno ogni giorno impattando sulla vita di molti. Per questa ragione è necessario che le PA siano aperte anche a un controllo democratico.
Così l’Osservatorio incarnando i principi di trasparenza, partecipazione e monitoraggio pubblico diventa uno strumento proattivo per i cittadini, perché possano esercitare i loro diritti e contribuire a un dibattito attivo sul tema della digitalizzazione, del welfare e dei servizi pubblici.
Anche le amministrazioni potranno trarre beneficio dal registro. Sarà un riferimento utile attraverso cui ispirarsi, confrontandosi sulle buone pratiche già applicate e, contemporaneamente, riconoscendo gli aspetti più problematici e potenzialmente dannosi dei processi automatizzati.
Inoltre, l’Osservatorio potrà essere uno strumento di consultazione per giornalisti e ricercatori, per conoscere nel dettaglio il tipo di algoritmo, la committenza, la data di introduzione, lo scopo, eventuali dubbi e rischi già emersi, i dati utilizzati per addestrare la rete, nonché link e fonti esterne.
L’Osservatorio sarà uno strumento collettivo e per la collettività. Sarà costantemente aggiornato, interagendo e collaborando con feedback, suggerimenti e proposte esterne. L’obiettivo di Privacy Network è stimolare partecipazione, consapevolezza civica intorno al digitale – tema che toccherà sempre più da vicino le nostre vite, private e pubbliche.