Consultazioni Riconoscimento Facciale, le nostre osservazioni

Lo scorso giugno si sono concluse le consultazioni pubbliche riguardanti le linee guida 05/2022 dell’European Data Protection Board, concernenti l’utilizzi di sistemi di riconoscimento facciale nel contesto della prevenzione e dell’accertamento dei reati.

Nonostante Privacy Network si schieri a favore di un divieto totale dei sistemi di riconoscimento facciale in questo contesto, abbiamo ritenuto che si trattasse di una grande occasione per intervenire sul tema. La pubblicazione di un documento fondamentale che, in assenza di un divieto esplicito, impatterà direttamente sul modo in cui verranno trattati  i dati biometrici dei cittadini non poteva essere messa in secondo piano.

Ecco alcuni dei temi su cui siamo soffermati:

Proporzionalità: riteniamo che in nessun caso un utilizzo di dati biometrici in modo così massivo possa superare il test di proporzionalità, necessario per la compressione di un diritto fondamentale come quello alla riservatezza

Accountability: fondamentale la capacità del titolare del trattamento di valutare i rischi e dimostrare la propria responsabilità. Questo comporta lo svolgimento di una DPIA con requisiti molto stringenti, test sull’affidabilità dell’algoritmo e audit esterni condotti ripetutamente.

Trasparenza: l’utilizzo di modalità informative innovative, semplici ed efficaci è fondamentale per permettere agli interessati al trattamento di essere consapevoli di cosa sta avvenendo con i dati personali a loro riferiti e esercitare i diritto loro garantiti alla legge. Ad esempio, dovrebbe essere necessario pubblicare una parte della Valutazione d’impatto ex art. 35 GDPR.